In occasione del 72 esimo anniversario dell'”Armistizio”, l’Amministrazione Comunale di Cavriglia, in collaborazione con la Compagnia Teatrale “Diritto e Rovescio” e l’ANPI Valdarno ha promosso un evento che cercherà di rievocare tra letture, musica e teatro il significato storico di questa data per il nostro territorio.
L’8 settembre del 1943 è una data tragica nella memoria degli italiani. Il 25 luglio era caduto il fascismo e subito dopo l’armistizio, firmato dal governo Badoglio il 3 settembre, il re e il suo governo abbandonarono Roma per trasferirsi a Brindisi. L’8 settembre Badoglio annunciò che la guerra continuava contro i tedeschi e al fianco degli alleati. Ma l’esercito era stato abbandonato a se stesso, alla mercé delle truppe hitleriane. Liberato Mussolini dal Gran Sasso, le armate tedesche occuparono l’Italia del Nord e vi installarono la Repubblica di Salò. Per la prima volta dopo il 1860, «l’Italia era divisa in due»: il regno del Sud e la Repubblica sociale italiana, due stati in guerra fra loro. Ma l’8 settembre non fu solo tragedia ed oggi questa data viene ricordata soprattutto per gli eventi luminosi che ne scaturirono. Innanzitutto la Resistenza, che cominciò dai militari, giovani soldati e più maturi ufficiali, i quali non deposero le armi, non si consegnarono ai tedeschi e iniziarono a combatterli come poterono senza l’aiuto del Regno del Sud. Quindi la rinascita dei partiti e, dopo il rientro di Togliatti in Italia, la formazione di un governo di unità antifascista. Così l’Italia occupata e divisa concorse alla sua liberazione prima che le truppe alleate, vittoriose sul nazifascismo, completassero l’opera.
L’Amministrazione Comunale, in collaborazione con la Compagnia Culturale Teatrale “Dritto e Rovescio” e l’ANPI del Valdarno, ha promosso per la serata di martedì 8 settembre un evento dal titolo “Bellezze in Bicicletta” che tra teatro, letteratura e racconti cercherà di rievocare come l’8 settembre venne vissuto dalla popolazione valdarnese con storie e aneddoti tramandati di generazione in generazione.
La serata si aprirà con una riflessione sull’8 settembre in Valdarno, a seguire lo spettacolo “Bellezze in Bicicletta” a cura la Compagnia Culturale Teatrale “Dritto e Rovescio”. Chiuderanno la serata gli interventi dei rappresentanti dell’ANPI Valdarno e di Mario Polletti, figlio di Modesta Rossi (una delle partigiane rappresentate nello spettacolo) partigiana aretina trucidata insieme al figlio di 13 mesi e medaglia d’oro al valor militare. Il Polletti, detentore di fatto della medaglia, darà una testimonianza dell’accaduto in quanto presente al tragico evento. L’ingresso all’evento è libero.
Di seguito una breve introduzione dello spettacolo “Bellezze in Bicicletta” a cura di Riccardo Vannelli della Compagnia Culturale Teatrale “Dritto e Rovescio”
Era ormai diverso tempo che volevamo fare uno spettacolo che raccontasse la resistenza, ma avevamo il timore di essere retorici, scontati oppure di non avere l’obbiettività giusta per affrontare una tematica così importante. Alla fine l’idea è arrivata, riflettendo sulle storie ai margini degli eventi più “eclatanti” ci è venuto in mente di raccontare le storie di 5 donne, alcune delle quali note e premiate con la medaglia d’oro, altre sconosciute ma non per questo meno importanti per la liberazione del nostro paese, 5 donne di 5 territori diversi che parlano 5 dialetti diversi un filo invisibile per raccontare la liberazione di tutta l’Italia e non di una provincia precisa attraverso 5 esperienze diverse e lontane nello spazio ma molto simili nelle intenzioni delle protagoniste e per l’intensità dei racconti. Queste donne sono: Modesta Rossi aretina, Ida D’Este veneziana, Iris Versari forlivese, Eugenia Viti fiorentina, e Annamaria Caraviello napoletana; solo per quest’ultima siamo ricorsi ad un racconto solamente di fantasia ma che raccogliesse al suo interno aneddoti e fatti facilmente rintracciabili nelle cronache del tempo, mentre per le altre ci siamo attenuti ai fatti che le hanno coinvolte drammatizzando le proprie storie. 5 donne che si preparano ad affrontare la giornata che sta per iniziare mentre ci raccontano la loro vita, esperienze personali perché dovute alla loro scelta di resistere ma con un impatto che ricadrà su tutti, storie piccole e legate ai personaggi dal posto dove hanno vissuto, storie da raccontare sedute, come se fossimo in una sala d’attesa di un dottore, o in una stazione un non-luogo insomma dove il dramma, la tragedia e l’ironia delle protagoniste diventano un po’ nostre facendoci riflettere e commuovere su chi a scelto di dare la propria vita per la liberazione di noi tutti. Oggi più che mai l’esempio di Annamaria, Eugenia, Ida, Iris e Modesta dovrebbe essere per noi un valore importante la nostra storia repubblicana nasce da donne e uomini che come loro hanno deciso di impegnare la propria vita per il valore della libertà, e soprattutto la mia generazione ha un overe importante in quanto generazione “cerniera” nel tramandare questi valori, fra non molto i protagonisti e i reduci del nazifascismo non ci saranno più e non possiamo far si che le loro storia entrino nella polvere rugginosa delle pagine della storia.
orari
SI COMUNICA CHE IL MUSEO MINE CHIUDERA’ DA SABATO 22 SETTEMBRE PER LAVORI AL VECCHIO PAESE DI CASTELNUOVO
Ci trovate presso la biblioteca comunale Rambaldo Macucci in via Giovanni XXIII 3, Castelnuovo dei Sabbioni (AR)
info / prenotazioni
+39 055967233
minecavriglia@gmail.com
Il progetto è realizzato grazie al contributo di Fondazione CR Firenze nell’ambito di “LABORATORI CULTURALI”, il Bando tematico che la Fondazione dedica ai musei toscani per contribuire alla realizzazione di progetti volti all’innovazione digitale e allo sviluppo di nuovi pubblici.