05 Feb 2020
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L’ambasciatore delle foreste…

8 febbraio 2020 ore 10.00

Auditorium del museo MINE

“Il rilievo, la configurazione, e la composizione delle grandi masse della superficie terrestre, e la relativa estensione e distribuzione della terra e dell’acqua, sono pure determinate dalle azioni geologiche su cui nulla può la nostra volontà. Però è certo che l’uomo ha grandemente contribuito a modellare la forma della superficie terrestre, sebbene noi non possiamo sempre distinguere gli effetti della sua azione da quelli dovuti a cause puramente geologiche. È certo che la distruzione delle foreste, il prosciugamento dei laghi e delle paludi, e le operazioni dell’agricoltura e delle arti industriali tendono a produrre più o meno grandi mutamenti nelle condizioni, igrometriche, termometriche, elettriche e chimiche dell’atmosfera, sebbene non possiamo ancora misurare la forza dei differenti elementi di disequilibrio, o dire fino a qual punto si siano compensati l’uno coll’altro, o mercè influenze ancor più misteriose”. (L’uomo e la natura, ossia La superficie terrestre modificata per opera dell’uomo di George Perkins Marsh, 1872)…

…Un giorno arriva un libro in regalo. Parla di un tale, George Perkins Marsh, primo ambasciatore in Italia degli Stati Uniti, nominato da Ambramo Lincoln. Passano ancora dieci anni. Chi è George Perkins Marsh? E’ l’uomo che nel secolo del progresso e dell’industria capisce cosa sta succedendo al mondo. E’ il primo a parlare di cambiamenti climatici e foreste da salvare. Questo è l’incipit di una storia che lega Paolo Ciampi, giornalista e scrittore fiorentino alla vicenda di George Perkins Marsh. Con il libro “L’ambasciatore delle foreste” (Ed. Arkadia, 2018) l’autore ci conduce alla scoperta di questo personaggio poco noto, che avrebbe fatto volentieri a meno di fare l’ambasciatore e che ha iniziato ad occuparsi di ecologia prima ancora che il termine spuntasse fuori.
Nell’anno dell’ambiente, promosso dall’Amministrazione Comunale di Cavriglia, il museo MINE ha deciso di proporre un incontro particolare per gli studenti dell’Istituto Comprensivo Dante Alighieri di Cavriglia: Paolo Ciampi ci racconterà la vita di un ambasciatore che al lavoro ha affiancato sempre la passione, quella dei viaggi, delle scoperte e del sapere. Un uomo di altri tempi ma geniale….
Sono storie di trasformazioni e di ambiente, quelle che George Perkins Marsh ha visto nel mondo, durante i suoi lunghi viaggi. Marsh è considerato una pietra miliare per lo studio dell’impatto ambientale dell’attività umana. Era nato nel Vermont nel 1801 e morì in Italia, a Vallombrosa nel 1882. Il suo libro più famoso fu Man and Nature, or phisycal geography as modified by human action, pubblicato per la prima volta a New York nel 1863. Il libro ebbe un grandissimo successo quando uscì… poi fu dimenticato. Per l’Italia era un momento di trasformazione e lo era anche per il territorio di Cavriglia.
Nel Novecento una maggiore consapevolezza, con la prima legge dell’11 giugno 1922, avrebbe portato attenzione alla tutela dell’ambiente. Di George Perkins Marsh si tornerà a scoprire la vita e gli scritti dopo la seconda guerra mondiale.
Storie di paesaggi, di ambienti in trasformazione o modificati per sempre. Storie vissute anche dalla terra di Cavriglia con la presenza delle miniere. Dalla mezzadria e dalla modellazione del suolo ad opera dei contadini si arrivò ben presto all’industria mineraria. Si iniziò a scavare lignite a cielo aperto, con terrazzamenti, nei decenni nei quali George Perkins Marsh viveva a Firenze e soggiornava a Vallombrosa: Poi si passò alle gallerie e il mondo in superficie si incontrava in modo diverso con quello sotterraneo. Arrivò il secondo dopoguerra e l’inizio dell’escavazione delle miniere a cielo aperto: si portava alla luce in modo molto più veloce ciò che era sepolto da milioni di anni e si seppelliva al contempo la storia millenaria di una terra, trasformando profondamente il paesaggio. Oggi quel paesaggio è ancora in trasformazione ma con la consapevolezza della tutela ambientale.


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