luoghi
Oggi Massa dei Sabbioni è un piccolo borgo in espansione, arroccato su una fascia di basse colline che non superano i 600 m.s.l.m. Il nuovo impianto urbanistico ha modificato la struttura originaria, non permettendo più una facile lettura di quello che è stato il paese nel suo passato, ovvero il centro principale di una fattoria mezzadrile fino agli inizi dell’Ottocento. Massa ha poi subito, come tutti i paesi che si affacciano sul bacino minerario, profonde trasformazione lungo tutto l’arco del Novecento ed infine ha vissuto l’odierno exploit di costruzioni edilizie….
Il sottosuolo dell’ex area mineraria di Cavriglia, non nascondeva tra depositi di sabbie e argille solo la lignite. Al suo interno erano rimasti intrappolati anche fossili di animali, di foglie e di semi. Inoltre bisogna aggiungere che tutto il Valdarno è ricco di depositi fossiliferi e molte sono le aree dove reperti, più o meno antichi, sono venuti alla luce nel corso dei secoli…
Nella scuola elementare di Castelnuovo dei Sabbioni c’era un museo. Nei primi anni Novanta del secolo scorso venivano a visitarlo molte classi delle scuole del Valdarno. Proprio questo fatto spinse le insegnanti di allora a riflettere sull’importanza dei reperti posseduti e da ciò nacque l’esigenza di riorganizzarli in modo più sistematico. Partirono da questo presupposto per organizzare il nuovo museo: “una struttura museale assolve ai suoi compiti se riesce a suscitare nel visitatore l’interesse per le vicende passate e a porsi come punto di riferimento e di partenza per quelle future”. Lo scopo era preciso, il museo sarebbe stato un punto di incontro sociale e fruibile da tutta la comunità.
Cosa ci dice oggi la ricerca archeologica in Valdarno rispetto alla presenza del misterioso popolo degli Etruschi? Ad oggi le indagini archeologiche svolte in tutto il territorio valdarnese, sono piuttosto limitate ad alcuni contesti; in Valdarno non vi sono molti siti scavati in estensione e la conoscenza della presenza etrusca e poi della romana sono legate, soprattutto a ricognizioni di superficie, avvenute ormai molti anni addietro…
Ai piedi dell’area mineraria di Cavriglia sorge un piccolo agglomerato di case chiamato in onore della protettrice dei minatori: Santa Barbara. Il villaggio minatori cominciò a prendere forma alla fine degli anni ’30 del secolo scorso, voluto dalla Società Mineraria del Valdarno per dare alloggio a chi lavorava in miniera e alle famiglie che si trovavano senza casa, proprio a causa dell’escavazione della lignite. In quegli anni, con la crescente richiesta di combustibili e materie prime, Santa Barbara non fu il solo villaggio minatori ad essere costruito …
La storia della miniera del Baccinello però inizia molto prima, nel 1916 …La Mineraria del Valdarno che compare nel testo di Bianciardi aveva avuto rapporti con la miniera del Baccinello già da molto tempo … Era il 12 agosto e attorno ad un tavolo sedevano i rappresentanti delegati del gruppo della Tenuta del Baccinello, il cav. Anselmo Pochintesta e l’ing. Alfredo Gerli. Di fronte a loro i “colossi” del tempo: la Società Ilva con Max Bondi e Arturo Luzzatto, la Società Carbonifera Industriale Italiana e la Società Toscana di Industrie Agricole e Minerarie, rappresentate sempre da Max Bondi e la Società Mineraria ed Elettrica del Valdarno con il suo presidente Arturo Luzzatto. L’incontro avrebbe permesso il passaggio della Tenuta del Baccinello ad una nuova Società …
orari
dal martedi al venerdi 10.00-13.00
sabato e domenica 10.00-13.00 15.00-18.00
chiuso lunedì
Aperto anche i giorni festivi ad eccezione di 01/01, 15/08, 4/11, 25/12, 26/12 e la domenica di Pasqua
info / prenotazioni
+39 0553985046
info@minecavriglia.it
Il progetto è realizzato grazie al contributo di Fondazione CR Firenze nell’ambito di “LABORATORI CULTURALI”, il Bando tematico che la Fondazione dedica ai musei toscani per contribuire alla realizzazione di progetti volti all’innovazione digitale e allo sviluppo di nuovi pubblici.